Il Rapporto Draghi, pubblicato il 9 settembre 2024, rappresenta una pietra miliare nella valutazione e nella pianificazione economica europea. Il documento tratta il tema della competitività europea, toccando tematiche di cooperazione, debito comune e sfide per la competitività.
In numeri: 170 proposte; 400 pagine; 800 miliardi di investimenti previsti.
Segue un riassunto in 10 punti delle principali tematiche trattate nel rapporto, sulla base di quanto riportato da Il Sole 24 ore.
I dieci punti:
1. ACQUISTI COMUNI DI GAS PER ABBASSARE I PREZZI
L’UE soffre di prezzi di energia molto elevati rispetto alla concorrenza internazionale – in particolare nel gas e nell’elettricità rispetto agli USA.
Tra le soluzioni à l’acquisto in comune sul fronte del gas e una semplificazione dei permessi di costruzione di nuove infrastrutture sul versante dell’elettricità.
2. SPINTA ALLA TRANSIZIONE CON INNOVAZIONE E DATI
I settori industriali energivori, nonostante l’emissione di gas nocivi, possono essere utili nella transizione ambientale à per migliorare il loro impatto ambientale sono necessari generosi livelli di investimento.
Quindi à la relazione suggerisce di valutare attentamente i primi passi del nuovo dazio ambientale (noto con l’acronimo inglese Cbam), di garantire approvvigionamento di gas a buon mercato, di accelerare la distribuzione di sussidi a livello europeo.
3. UN MERCATO UNICO PER INTEGRARE LE PMI
La difesa è un settore chiave per l'Unione Europea, richiedendo maggiori sforzi in termini di spesa e coordinamento tra gli Stati membri.
A breve termine, l'obiettivo è migliorare la cooperazione tra i Paesi, mentre a medio termine si punta a sviluppare una politica industriale di difesa, integrando le catene di fornitura europee e favorendo investimenti comuni.
È previsto inoltre un supporto alla ricerca e sviluppo e una preferenza per i prodotti europei.
4. TROPPA DIPENDENZA, OCCORRE DIVERSIFICARE
Alcune materie prime minerarie, come il litio e il cobalto, sono essenziali per la competitività europea, ma l’UE dipende da pochi Paesi terzi, come Cina, Congo e Indonesia. Il Rapporto Draghi suggerisce di aumentare gli investimenti in Europa, diversificare gli approvvigionamenti e promuovere il riciclo. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) potrebbe contribuire con nuovi investimenti.
5. OBIETTIVO LA NEUTRALITÀ CLIMATICA NEL 2050
Le tecnologie verdi sono fondamentali per la neutralità climatica entro il 2050, ma l’UE affronta difficoltà a causa della sovraccapacità produttiva cinese e dei costi elevati, specialmente nei settori solare, eolico e delle batterie. L’UE è più competitiva nella cattura di CO2 e nella produzione di elettrolizzatori. Il Rapporto Draghi propone quote di produzione locale negli appalti pubblici e maggiore mobilità per i lavoratori specializzati in Europa.
6. SUPERARE I VINCOLI DELL’AGENZIA SPAZIALE
Il settore spaziale è cruciale per l’innovazione tecnologica, ma l’UE è in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina a causa di carenza di fondi pubblici e limitato accesso ai finanziamenti privati. Si propone di superare la frammentazione produttiva e il principio del “geographical return” per creare un Mercato unico dello spazio. A medio termine, si suggerisce la creazione di un Fondo UE per lo spazio che attragga anche capitali privati.
7. MANTENERE ED ESTENDERE LE CAPACITÀ DI FARE RICERCA
Il settore farmaceutico italiano, secondo solo alla Germania, punta a rafforzare la ricerca e sviluppo nell’UE e ridurre la frammentazione rispetto ad altri Paesi, come gli Stati Uniti. A breve termine, è fondamentale sfruttare lo Spazio europeo dei dati sanitari, mentre a medio termine l’obiettivo è rendere l’UE più attrattiva per i trial farmacologici multi-paese e accelerare l‘accesso ai mercati.
8. L’UE È IN RITARDO SU AI, FIBRE OTTICHE E CHIP
La competitività dell’UE dipenderà sempre più dalla digitalizzazione, che nel 2021 rappresentava il 5,5% del PIL aggregato. La digitalizzazione può migliorare servizi pubblici, sanità, istruzione e accelerare la transizione ambientale. Tuttavia, l’UE è in ritardo rispetto alla concorrenza in settori come le reti a fibre ottiche, l’intelligenza artificiale e i semiconduttori. Il Rapporto Draghi propone di completare il mercato unico, rafforzare l’uso dei supercomputer e investire nella produzione di chip.
9. EVITARE ACQUISIZIONI E TRASFERIMENTI D’IMPRESE
Il settore automotive è leader nell’innovazione in Europa, ma è necessario evitare nel breve termine la delocalizzazione della produzione o acquisizioni da parte di aziende estere sovvenzionate. A medio termine, l’obiettivo è ripristinare la leadership competitiva nella prossima generazione di veicoli, in competizione con USA e Cina. Il Rapporto Draghi propone un piano industriale per migliorare regolamentazione, politica digitale e sviluppo dell’AI, e creare un framework per coordinare la competitività del settore.
10. PIANI MIGLIORI PER ANDARE OLTRE LA FRAMMENTAZIONE
L’industria dei trasporti è fondamentale per la competitività dell’UE e per la transizione verso un’economia a zero emissioni. Gli obiettivi includono una migliore pianificazione, resilienza delle infrastrutture e servizi, decarbonizzazione e adozione di soluzioni digitali e automatizzate. Non sono necessarie nuove regolamentazioni, ma l’applicazione di quelle esistenti e la mobilitazione di fondi pubblici e privati per garantire la leadership internazionale del settore.
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