Confartigianato ha inviato una lettera a tutti i Sindaci di Milano e Monza Brianza per chiedere un adeguato supporto agli artigiani e alle PMI che stanno attraversando una crisi molto dura con prospettive incerte.
«Siamo consapevoli dei limiti di intervento e delle difficoltà di bilancio degli enti locali, ma in un momento di estrema emergenza, chiediamo che vengano prese molto seriamente in considerazione alcune proposte – dettaglia Enrico Brambilla, Segretario di Confartigianato Milano Monza Brianza:
1. Attenuazione del carico delle imposte locali, in particolare per quelle attività che a seguito della chiusura obbligata non hanno prodotto rifiuti, né beneficiato dell’uso dei propri immobili produttivi o delle proprie insegne: TARI, IMU, TASI, COSAP andrebbero pertanto rimodulate di conseguenza.
2. Promozione di iniziative pubbliche atte a sostenere la ripresa, in particolare con l’affidamento ad imprese locali della fornitura di beni e servizi secondo la logica del “km zero”: pensiamo ad esempio al possibile rapido avvio di molti cantieri per manutenzione, riqualificazione, protezione del territorio.
3. Attivazione di progetti locali per lo sviluppo delle piccole imprese, per aiutarle ad affrontare i nuovi oneri derivanti dalle misure di protezione e sicurezza, dall’implementazione di diverse forme di vendita e per rilanciare l’attrattività dei singoli territori.
Siamo a disposizione, coi nostri referenti locali e con la nostra struttura organizzativa, per dare, se richiesto, il nostro contributo per la declinazione operativa di queste idee».
«Mai come oggi le comunità locali hanno bisogno del ruolo di guida e di supporto che trova anzitutto nel Sindaco il principale riferimento per la sua città. E allora proprio ai Primi Cittadini ci rivolgiamo affinché, tra le tante esigenze cui rispondere, trovino posto quelle delle attività artigiane e della piccola impresa. Si tratta di un comparto vitale, non solo per l’economia dei nostri territori, ma anche per la tenuta sociale e la coesione – spiega il Presidente di APA Confartigianato Milano, Monza Brianza, Giovanni Barzaghi - Molte nostre imprese sono tuttora in prima linea nell’assicurare servizi essenziali quali la fornitura di prodotti e materiali necessari in campo sanitario e alimentare. Molte altre, purtroppo, hanno dovuto chiudere da quasi due mesi e far ricorso ad ammortizzatori sociali, importanti ma insufficienti a compensare il blocco produttivo».