“Finalmente i pensionati hanno sentito delle parole confortanti, anche se per ora si tratta soltanto di parole. Vogliamo vedere fatti concreti.” Così ha commentato ANAP Confartigianato - Associazione Nazionale Anziani e Pensionati - le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Conte circa il piano di riforma fiscale che dovrebbe coinvolgere anche i pensionati.
“Quella di una più adeguata tassazione dei trattamenti pensionistici – ha proseguito ANAP - è una delle nostre rivendicazioni più importanti. E questo per due ragioni. La prima è perché i pensionati italiani sono tra i più tassati in Europa: ad esempio su una pensione annua di circa 20.000 euro lordi (tre volte il minimo), in Italia si pagano quattro mila euro di Irpef (il 20 %), mentre la media in Europa è del 13 %. Il secondo motivo è perché ridurre il carico fiscale sugli assegni previdenziali è una questione di equità, visto che i pensionati subiscono paradossalmente una tassazione più pesante rispetto ai lavoratori dipendenti per effetto delle detrazioni più basse. Eppure si tratta di 16 milioni di persone. E la Legge di Bilancio riducendo il cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, ma non per i pensionati, ha compiuto un’ulteriore sperequazione.”
“Del resto – ha concluso ANAP – si tratterebbe di una forma di compensazione per la pesante perdita del potere d’acquisto delle pensioni che si è registrata in questo ultimo decennio per effetto sia degli interventi penalizzanti sulla perequazione sia proprio della pressione fiscale, soprattutto a livello locale”.