Si comunica che con l’emanazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 7 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18-11-2017, è stato approvato lo Statuto del CONOU - Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati che rinnova il COOU – Consorzio obbligatorio oli usati, originariamente istituito con Decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1982 n. 691.
Il provvedimento potenzia assetto consortile e campo di operatività del COOU, dando attuazione a quanto previsto dal D.lgs. 152/2006 – art. 236 (T.U. Ambiente) che disciplina il Consorzio e che prevede l’adeguamento dello Statuto allo schema tipo approvato dal Ministro Ambiente di concerto con il Ministro Sviluppo Economico.
Il CONOU non è più partecipato solo dai soggetti che immettevano sul mercato basi lubrificanti nuove, ossia principalmente i produttori di olio minerale nuovo, ma include altre componenti della filiera: i raccoglitori, i riciclatori e i distributori e, tra questi, gli autoriparatori artigiani che effettuano la sostituzione dell’olio usato erogando il servizio e vendendo olio nuovo (lettera d) comma 1 art. 4).
L’inserimento della categoria degli autoriparatori rappresenta un risultato positivo in linea con istanze di Confartgianato, ma nella pratica implementazione di tale corretto principio il nuovo Statuto potrebbe tradursi in un aggravio di oneri burocratici e di costi per le imprese.
L’iscrizione delle aziende al Consorzio è infatti obbligatoria ed a titolo oneroso (200 €), ma sembra che in mancanza di specifiche sanzioni per i trasgressori tale obbligo non si sostanzi in alcuna concreta penalizzazione. A riguardo, anche a seguito di approfondimenti in un incontro con il vertice dello stesso CONOU, riteniamo condivisibile la tesi che sostiene che l’art. 256 - comma 8 - TUAMB contenente le sanzioni sulla mancata partecipazione ai Consorzi fa riferimento agli oneri di partecipazione e non di iscrizione.
Durante l’incontro su accennato, al fine di organizzare la più proficua collaborazione tra imprese di autoriparazione e Consorzio, le Confederazioni artigiane e del Commercio hanno proposto un assetto consortile e modalità alternative di partecipazione al Consorzio, con l’obiettivo di mettere a punto una governance compatibile con lo Statuto, ma anche sostenibile ed utile per le imprese.
La materia è ancora in evoluzione; comunque, in attesa delle misure che saranno individuate, si ritiene intanto opportuno fornire le seguenti indicazioni operative alle imprese associate di autoriparazione e vendita per sostituzione dell'olio, di cui alla lettera d) dell'art. 4, comma 1, DM 7-11-2017:
soprassedere temporaneamente all'iscrizione al CONOU, non versando conseguentemente la quota consortile, fino ad eventuale nuovo avviso; su questo va registrata la mancata (del resto non inattesa) adesione da parte delle imprese di cui sopra;
nel caso di imprese già iscritte o che desiderano, comunque, iscriversi suggeriamo di preparare una delega alla rappresentanza a favore di Confartigianato Imprese, al fine di essere rappresentate in Assemblea attraverso la Confederazione.