Introdotta con la Legge di Bilancio 2017 e riproposta nel Decreto fiscale della Legge di Bilancio 2018, più comunemente nota come “Rottamazione delle cartelle bis 2018” è l’opportunità data ai contribuenti di estinguere i debiti con l’Agente della Riscossione con l’azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora.
La rottamazione riguarderà essenzialmente tre categorie di contribuenti:
I destinatari di carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2006 che però non hanno presentato domanda alla precedente rottamazione;
I destinatari di carichi affidati alla riscossione da gennaio a settembre 2017;
I contribuenti che avevano già presentato richiesta di adesione alla prima rottamazione ma che se la sono vista respingere perché avevano piani di dilazione in corso al 24 ottobre 2016 e che non erano in regola con il pagamento delle tranche al 31 dicembre del 2016.
Quali ruoli si possono rottamare
La rottamazione sulle cartelle esattoriali riguarderà tutti i debiti erariali, senza distinzione di ente impositore.
Sono espressamente escluse le seguenti fattispecie:
risorse comunitarie come dazi e accise;
l’iva all’importazione;
le somme percepite per aiuti di Stato;
i crediti da condanna della Corte dei Conti;
le sanzioni pecuniarie di natura penale e quelle per violazione del Codice della Strada;
Tasse comunali (se deliberato dal Comune di riferimento).
Come accedere alla rottamazione dei ruoli
Presentando il modello DA2000/2017 all’Agenzia delle Entrate- Riscossione (di seguito ADER), unitamente al documento di rinoscimento, non oltre il 15 maggio 2018 scegliendo tra una delle seguenti modalità:
“Fai D.A.te” ossia la sezione ad accesso libero sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it che consente di compilare e inviare la domanda di adesione tramite PC, tablet e smartphone;
Casella di posta elettronica certificata (PEC), da cui è possibile inviare il modello alla casella PEC della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento;
Agli sportelli di ADER presenti sul territorio nazionale (esclusa la Regione Sicilia);
Restano le regole base fissate anche per la precedente rottamazione. Chi non paga le rate, ma anche chi paga in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici previsti dalla rottamazione, mentre gli eventuali versamenti effettuati saranno, comunque, acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
Precisiamo inoltre che l’adesione alla rottamazione bis comporta la necessità di abbandonare gli eventuali contenziosi in corso per le cartelle oggetto della sanatoria.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’addetto fiscale del proprio ufficio territoriale di riferimento.