Per 51 imprenditori di Confartigianato iniziano le lezioni all’Università Bocconi con la seconda edizione di Confartigianato Academy, i corsi di formazione manageriale promossi dalla Confartigianato e organizzati da SDA Bocconi, School of Management dell’Università Bocconi, la Scuola di Direzione aziendale dell’Ateneo milanese, riservati in esclusiva e creati su misura per gli imprenditori associati.
I 51 nuovi ‘studenti’ raccolgono il testimone dei 32 imprenditori, di cui 11 lombardi, che hanno frequentato il primo corso tenutosi tra settembre 2016 e marzo 2017 e che hanno ricevuto il diploma di Confartigianato Academy. Per Monza e la Brianza ha ottenuto l’ambito diploma l’imprenditrice Maria Pia Colombo; presente alla graduation ceremony il Segretario generale di APA Confartigianato Imprese, Paolo Ferrario.
La cerimonia si è svolta a margine di un convegno presso la sede dell’Università Bocconi al quale hanno preso parte il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, il giornalista del Corriere della sera Dario Di Vico, il parlamentare Raffaello Vignali. Ad introdurre il confronto i professori Paolo Preti e Marina Puricelli, docenti dell’Università Sda Bocconi e rispettivamente coordinatore e docente del corso.
Al centro del convegno dal titolo “Piccola impresa: quale ambiente per competere”, i profondi cambiamenti del mercato indotti dalla rivoluzione digitale e gli effetti sull’economia delle piccole imprese e sul modo di fare rappresentanza. Per il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, la maggiore novità per la piccole impresa è costituita dall’avvicinamento tra domanda ed offerta. “Si aprono– ha detto Fumagalli– grandi e belle prospettive per la competitività delle piccole imprese che possono mostrare i valori dell’artigianalità. Globalizzazione e tecnologia sono due driver abilitanti per la piccola dimensione produttiva e consentono di portare nel mondo la bellezza, il gusto, la capacità inventiva, il saper fare a regola d’arte degli artigiani e dei piccoli imprenditori italiani. E’ già così per molte aziende, ma il futuro ci riserverà altre sorprese positive, perché tante sono le opportunità da cogliere per i nostri imprenditori”.
Fumagalli si è poi soffermato sul tema della formazione e dell’occupazione dei giovani, sottolineando la necessità, nella prossima legge di bilancio, di dedicare risorse per incentivare l’apprendistato e la trasformazione in un contratto a tempo indeterminato. Argomento affrontato anche dall’On. Vignali secondo il quale il cambiamento tecnologico è una grande opportunità ma rischia di mettere fuori gioco alcuni lavoratori. La risposta può venire soltanto dalla formazione in azienda, di cui l’apprendistato è la forma d’eccellenza. Vignali ha poi lanciato l’idea di prevedere un premio alle imprese in base alla percentuale del numero di apprendisti in azienda.